Expo

Albero della vitaTutti i consigli per visitare Expo 2015 in un giorno! Padiglioni, dove mangiare, mappa e consigli..  Finalmente anch’io ho visitato Expo, dopo tanti dibattiti e recensioni, posso dire la mia.
Si esce stanchi e pieni di esperienze diverse, alla fine di una lunga giornata in esplorazione tutto sommato il risultato è positivo. Il tema di Expo 2015 è “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”: diciamo che non tutti i Padiglioni hanno centrato il tema (compreso il Padiglione Italia), ma anzi alcuni risultano semplicemente una autocelebrazione con impronta di tipo turistico e con immagini di grande effetto utilizzate per far spiccare un Paese rispetto all’altro.

Questo è il mio resoconto di un giorno all’Expo, spero vi sia utile per godervi al meglio questa esperienza.

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Sicuramente non emerge forte e chiaro il messaggio sugli sprechi globali e sull’aumento della popolazione, che arriverà in pochi anni a raggiungere i 9 miliardi di persone, e per i quali non esiste un bacino alimentare che soddisfi a sufficienza il fabbisogno necessario. Molti Paesi hanno utilizzato il tema della risorse interne come tema autocelebrativo (emerge soprattutto nell’Argentina e nella Colombia), mentre il Paese che ha puntato meglio sul tema secondo me è la Corea.
A parte la mia personale classifica, la più grande delusione è stato il Padiglione degli Stati Uniti: l’unica nota positiva è sicuramente l’orto verticale, davvero suggestivo, ma l’interno è praticamente vuoto e non si trova traccia di tutto il lavoro fatto in questi anni da Michelle Obama sull’educazione alimentare e sulla sana nutrizione.

Padiglione Kazakistan, esternoExpo è certamente una pubblicità importante per alcuni Stati che cercano una nuova affermazione sulla scena Mondiale, in primis Kazakistan, teatro di Expo 2017, e Qatar ed Emirati, in grande espansione ma con pochissime risorse interne: forse quindi la partecipazione di questi come di altri Paesi è stata sfruttata più per aumentare la conoscenza degli investimenti aziendali fatti e delle bellezze del posto, più che per mostrare la realtà in merito alla nutrizione dei popoli e ai fondi stanziati per migliorare la qualità della vita.

Tra i punti positivi spiccano:

Gentilezza: dei volontari, dei militari, degli addetti in tutti i padiglioni. Ogni padiglione viene gestito al suo interno da personale del Paese specifico, e questo mi ha colpito positivamente. Inoltre i numerosi volontari sparsi lungo il Decumano, sempre sorridenti, sono disponibili ad aiutare dando indicazioni.

Padiglione Giappone, piattiInterattività: Expo ha sicuramente un lato molto tecnologico, che emerge in quasi tutti i Padiglioni. Molti Paesi hanno creato la propria App (la più completa è quella del Giappone) con la quale è possibile interagire all’interno dei Padilgioni stessi. Inoltre, in moltissimi Paesi sono presenti tavoli interattivi dove, tramite touch, si possono scoprire tantissime curiosità su ricette e cibi del posto, così come ingredienti e valori nutrizionali. Tra tutti, a mio avviso, i più tecnologici risultano il Giappone, il Qatar e il Kazakistan.

Servizi: sono presenti colonnine per il rifornimento di acqua fresca ogni 300mt circa, inoltre ci sono moltissimi servizi igienici (sempre molto puliti e capienti per evitare le code), e aree per il cambio bambini con pannolini e salviette promossi da Chicco.

Tra i punti negativi, segnalo:

Lingue: turisti e stranieri sono un po’ penalizzati. All’interno dei Padiglioni, anche con tour guidato, le altre lingue sono relegate a sottotitoli stringati in versione video, e ho trovato pochi materiali tradotti.

Mappe e indicazioni: secondo me si trovano poche indicazioni sul Decumano (servirebbero delle specie di cartelli stradali che segnalano almeno i Padiglioni nelle vie secondarie). Inoltre, in alcuni padiglioni si entra “al buio”, senza sapere come è strutturato, se ci sono vie d’uscita o se il percorso è obbligato fino in fondo, e qual è il tema principale.

Padiglione zero, esternoTema mancato: purtroppo, nonostante la bellezza di alcuni padiglioni, il focus sul tema principale è stato perso completamente. Anche il Padiglione Zero, che accoglie i viistatori nella sua grandezza e imponenza, ha un tema sfuggente: gli sprechi non vengono quanitificati e analizzati nel dettaglio, il tema rurale e agricolo viene solo presentato sotto forma di video e allestimenti senza farne capire la reale importanza, così come la connessione dei vari Paesi viene affidata ad un enorme Led fatto di scritte ed immagini che non tramsette però il senso della interconnessione.

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