Benvenuti nel cuore spirituale del Bhutan, dove le imponenti scogliere del Paro Taktsang, meglio conosciuto come il Nido della Tigre, si ergono maestose tra le vette dell’Himalaya. Questo iconico monastero sospeso su un precipizio è molto più di una semplice attrazione turistica: è un simbolo di devozione, fede e avventura spirituale. In questo articolo ti condurrò attraverso un viaggio virtuale alla scoperta della storia, della cultura e dell’atmosfera mistica che avvolge questo luogo sacro, offrendo uno sguardo privilegiato su uno dei siti più spettacolari e significativi del Bhutan.

Visitare il Bhutan è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Qui ho raccontato tutto il tour di una settimana in Bhutan, ma voglio spiegare meglio come si svolge uno dei trekking più famosi del mondo: la salita al Tiger Nest.

Quando l’ho visto anni fa in un documentario mi sono ripromessa di andarci, e dopo anni eccomi qui. Prima di descrivere il percorso meglio partire da qualche accenno di storia, in modo da capire meglio perché questo Monastero è così particolare e unico al mondo

 

La storia del Tiger’s Nest e la leggenda di Guru Rinpoche

Il Monastero di Taktsang, noto come Monastero del Nido della Tigre, è uno dei luoghi di pellegrinaggio più venerati dell’Himalaya

Buona parte dei Monasteri e degli Dzong in Bhutan ruota intorno alla figura di Guru Rinpoche, o Padmasambhava. Nato in India nel VIII secolo, Guru Rinpoche fu un maestro spirituale che portò il Buddhismo tantrico del Vajrayāna nel Tibet. Rinpoche è, in lingua tibetana, un titolo onorifico di carattere religioso impiegato nel buddhismo tibetano per appellare i trülku, i lama incarnati, o comunque tutti coloro a cui è concessa una grande stima.


La sua leggenda narra di viaggi epici attraverso le catene montuose, affrontando sfide sovrannaturali e convertendo le popolazioni locali al Buddismo. Uno dei siti più sacri legati alla sua storia è appunto il monastero di Paro Taktsang, meglio conosciuto come il “Nido della Tigre”, incastonato sulle montagne del Bhutan. 

Secondo la tradizione bhutanese Guru Rinpoche scelse una grotta su una parete rocciosa a strapiombo per meditare e per sottomettere gli spiriti maligni del luogo. Arrivò volando aggrappato alla moglie tibetana Yeshe Tsogyal, trasformata in una tigre volante. Guru Rinpoche ha quindi eseguito la meditazione nello stesso sito ed è emerso in otto forme incarnate, o manifestazioni. Taktsang o Monastero del Nido della Tigre divenne così uno dei luoghi sacri buddisti più importanti del mondo buddista himalayano.

Si dice che Guru Rinpoche abbia meditato nella grotta per tre anni, tre mesi, tre settimane e tre giorni prima di soggiogare gli spiriti maligni, rendendolo un luogo di profonda devozione e pellegrinaggio per i buddhisti.

 

Scalare il Tiger’s Nest in Bhutan

Solitamente questo percorso si fa alla fine del tour, ma per partecipare ad un Festival ho inserito il trekking più famoso dell’Asia all’inizio del viaggio. La mia guida Karma non ha nulla con sé, indossa il suo vestito tradizionale chiamato gho, una lunga veste che viene rimborsata in vita con una cintura e forma una gigantesca tasca che lui usa per mettere acqua e portafoglio. 

Vedere dal basso il Monastero Taktsang è impressionante:  il Tiger Nest si trova a 3120 metri con un dislivello di 900 metri, e da subito l’altitudine si fa sentire.

La salita è tosta, ci sono gradini e rocce in un pendio costante. La distanza totale a piedi è di circa 4 km solo andata con 900 m di dislivello. A metà strada c’è la caffetteria, dove c’è una bella vista.
In questa prima parte il sentiero è stato separato in due durante la pandemia di COVID-19 per permettere la salita con i cavalli senza intralciare chi sale a piedi, mentre fino a pochi anni fa il sentiero era unico. Lungo il percorso sono state costruite anche altre panchine, tettoie e luoghi di sosta per ammirare le magnifiche viste sulle montagne himalayane.

Mentre si sale si è circondati da bandiere buddiste e suoni di campane. Queste bandiere di preghiera chiamate Lung Dhar hanno cinque colori che rappresentano i cinque elementi della natura.

L’ultimo pezzo è ancora più tosto: sembra di avvicinarsi continuamente, mentre nell’ultimo tratto mi trovo davanti una discesa di gradini infinita. In totale, ci metto circa 3 ore a salire sul Tiger’s Nest.

Vedere dal vivo il Monastero è un sogno: il sole lo illumina e sono felice di essere qui, di avercela fatta. Nell’ultimo tratto si arriva da sotto e la struttura non si vede praticamente più. Alla fine si arriva ad una cascata e finalmente al Tiger Nest: ma manca ancora una rampa di 120 gradini e come sempre bisogna lasciare borse e fotocamera per entrare senza nulla, stavolta anche senza scarpe. 

L’interno è composto da quattro templi che circondano il tempio principale di Taktsang Lhakhang. Tutti gli edifici del complesso sono collegati tra loro da scalinate con gradini scavati nella roccia.

I templi sono decorati da dipinti, dettagli e oggetti sacri della tradizione buddista Vajrayana. Ci sono diverse statue di Guru Rinpoche, qui si trova anche la caverna dove il maestro ha meditato per oltre 3 anni e sono avvenute le sue manifestazioni. Per la prima volta vedo la figura di Tara, Buddha femminile che rappresenta la dea salvatrice. C’è anche una roccia dove ad occhi chiusi bisogna centrare con il pollice un piccolo solco esprimendo un desiderio e la sala delle candele. Non c’è dubbio che sia un luogo mistico e incantato, con un’aura di magia e devozione che lo circonda. 

Bisogna tornare: ecco, il punto peggiore è stata la salita dei gradini (che prima erano in discesa), con i polmoni che mi fanno male per l’altezza e le gambe che non andavano più. Quel santo della mia guida Karma mi dice di fare con calma, ma quando vedo la caffetteria capisco si avercela fatta. Qui do un ultimo sguardo ad uno dei luoghi più belli che ho visto nella mia vita.

 

Attraverso i secoli, le leggende e le storie intorno a Guru Rinpoche hanno ispirato viaggiatori in cerca di spiritualità e avventura. Esplorare i luoghi legati alla sua vita e alle sue gesta offre non solo un’esperienza culturale unica, ma anche una profonda riflessione sulla ricchezza della tradizione buddhista tibetana e la sua influenza sulla regione dell’Himalaya.

Qui puoi leggere tutto il mio Tour di una settimana in Bhutan in solitaria per scoprire i meravigliosi luoghi del Paese della felicità e come organizzare un viaggio in Bhutan.