Da anni sognavo di vedere le Tre Cime di Lavaredo,  le cime più famose delle Dolomiti, e finalmente ce l’ho fatta! Ho approfittato di un weekend lungo per sfruttare il viaggio e visitare altri luoghi molto belli nei dintorni. 

Le Tre Cime di Lavaredo si trovano nel Parco Naturale Tre Cime e sono state dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Il fascino del profilo più famoso delle Dolomiti richiama migliaia di turisti ogni anno, e per questo vi ho preparato una guida per vivere al meglio l’esperienza.

 

 

Quando andare alle Tre Cime di Lavaredo

Le Tre Cime di Lavaredo sono visitabili durante tutto l’anno, ma con regole diverse di accesso. La strada che porta fino al parcheggio del Rifugio Auronzo apre solo da inizio giugno fino a fine ottobre, in base alla presenza di neve. Ovviamente i mesi migliori per visitare le Tre cime di Lavaredo sono maggio, giugno e settembre, con giornate più lunghe e meno ressa. 

Luglio e agosto corrispondono ai mesi di picco, quando si concentra la maggior parte dei turisti: io per cause di forza maggiore sono capitata qui a ferragosto, quindi ho dovuto partire prestissimo per trovare posto con l’auto. Continuate a leggere per scoprire tutti i consigli sull’orario di accesso.

 

Come arrivare alle Tre Cime di Lavaredo

E’ possibile arrivare alle Tre Cime in auto, in bus, a piedi o in bici.

In auto e bus-navetta:
L’apertura della strada a pedaggio per le Tre Cime di Lavaredo va da giugno a fine ottobre, in base alla presenza di neve: controllate sempre sui siti ufficiali delle Dolomiti

In alta stagione cercate di essere alla sbarra del parcheggio tra le 6 e le 6.30 del mattino. Lo so, sembra folle, ma è l’unico modo per evitare la ressa ed essere certi di trovare posto.
Gli ultimi chilometri della strada che da Misurina porta al rifugio sono a pagamento. La strada è aperta dalle 6.00 alle 20.00 e il costo del pedaggio varia a seconda del mezzo utilizzato:

Macchina: € 30
Moto: € 20
Camper: € 45

Da quest’anno il biglietto dura 24 ore.

Si può decidere di parcheggiare l’auto in uno dei parcheggi più a valle, vicino al lago Misurina, ma considerate che il parcheggio costa 14€ a vettura e la navetta costa 10€ a persona.
I punti strategici da cui partire verso le Tre cime sono Misurina, a 5 minuti dalla strada principale, Dobbiaco a circa 40 minuti, e Auronzo di Cadore distante 45 minuti da Misurina.

A piedi:
Consiglio di valutare la salita a piedi verso le Tre Cime di Lavaredo solo se siete sufficientemente allenati: il percorso intorno alle Cime dura minimo 4 ore e dovrete aggiungere le ore di trekking per arrivarci. Parliamo di 3 ore in media se si parte dal Lago di Antorno o dalla Val Fiscalina.

In Bicicletta:
La strada per salire è la stessa destinata alle auto, che parte da Misurina.
La salita è molto impegnativa, eviterete di pagare il pedaggio ma si tratta di 5 km di tratta molto ripida. 

 

Giro delle Tre Cime di Lavaredo

Tutto il trekking è lungo circa 10 km, calcolate circa 4-5 ore tra soste, pranzo e foto per completare l’anello. Nonostante avessi letto che il sentiero era molto facile, devo dire che l’ultimo pezzo mi ha messo un po’ alla prova. Se si fa in senso anti-orario, si lascia una salita abbastanza impegnativa nella seconda parte, e in ogni caso per chi non è allenato non va preso alla leggera. 

Il giro classico parte dal parcheggio del Rifugio Auronzo, seguendo il sentiero 101 fino alla chiesetta della Madonna della Croda da cui si gode di un meraviglioso panorama. 

Si procede fino alla Forcella Lavaredo, seguendo il sentiero normale o tagliando su una salita più ripida.
Qui a 2454 metri di altezza si vedono le Tre cime allineate, e ci si trova proprio al loro cospetto. 

Il trekking procede in modo semplice, con tratti anche in discesa, fino al rifugio Locatelli. Qui c’è un’area attrezzata, ma anche una stupenda spianata dove potersi sedere proprio di fronte alle Tre Cime.

Il rifugio è attrezzato con un menu tipico, ma noi abbiamo optato per un pranzo al sacco per non essere vincolati a tempi e orari. Potete fare una bella sosta pranzo seduti in tranquillità e circondati solo da vispi gracchi alpini, simili a cornacchie ma con il becco giallo.

Dedicate un po’ di tempo per esplorare i dintorni del Rifugio. Dall’alto, potrete vedere i meravigliosi Laghi di Lavaredo ed è possibile allungare il trekking per proseguire in quella direzione.

Inoltre, uno dei punti più belli da cui scattare foto alle Tre Cime di Lavaredo sono le grotte che si trovano proprio sopra il rifugio Locatelli, le vedrete alzando gli occhi. Il sentiero per salire è un po’ pendente, ma se siete appassionati di fotografia non potete perderle!

Dopo questa sosta si prosegue sul sentiero 105, in discesa ed esposto al sole. La parte più complessa, a mio avviso, è la salita dal fondo: un ripido tratto su sassi che sotto il sole non va preso alla leggera. La cosa bella di questo punto è che avrete la possibilità di sentire e vedere le marmotte: il loro richiamo vi colpirà! Aguzzate gli occhi e le vedrete correre a pochi metri da voi!

Superata la salita si arriva alle sorgenti del fiume Rienza e ai laghetti azzurri nei quali si specchiano le Tre Cime: davvero suggestivo. 

L’ultima tappa per mangiare o bere è la Malga della Grava Longa o Malga Langalm, prima di ritornare al rifugio di Auronzo concludendo il giro ad anello delle tre Cime di Lavaredo. 

 

Cosa portare per un’escursione alle Tre Cime di Lavaredo

Il percorso alle Tre Cime non è super impegnativo, ma non arrivate impreparati. Vi consiglio di portare sicuramente delle buone scarpe da trekking adatte anche all’acqua, evitando infradito o outfit da “merenderos” che non sono mai adatti alla montagna. 

L’ideale è portare con voi anche bastoni da trekking per aiutarvi nei tratti in pendenza. Data l’altitudine e la mancanza di riparo portate con voi crema solare, occhiali da sole e cappello. 

Il consiglio è sempre quello di vestirsi a strati per affrontare anche cambi di meteo repentini, e quindi avere sempre un impermeabile e una felpa, con tessuti che si asciugano velocemente.

Infine, portate con voi sufficiente acqua per affrontare il sentiero e snack o scorte di cibo se vorrete essere autonomi per pranzo. 

 

Cosa vedere nei dintorni delle Tre Cime

Le Dolomiti offrono una incredibile varietà di panorami, scenari e luoghi di interesse.
Tra le mete must see vi segnalo:

  • Il lago di Sorapis, uno dei luoghi più belli e scenografici delle Dolomiti Bellunesi.
    Il lago è diventato molto famoso e “instagrammabile” per il suo colore azzurro intenso. Vale la pena dedicare una giornata a questo trekking, abbastanza impegnativo e con alcuni tratti non consigliati a chi soffre di vertigini, che da Passo Tre Croci vi porterà al lago seguendo il sentiero 215.
    Il sentiero è davvero panoramico, con vista sul Cristallo, i Cadini di Misurina e le Tre Cime di Lavaredo: sul lago di Sorapiss si riflette il famoso Dito di Dio (2.603 m).
Da Wikimedia Commons

 

  • Il Lago Braies, uno dei laghi più suggestivi dell’Alto Adige. Anche questo lago ha avuto un successo crescente grazie alle foto dei suoi panorami sui social, tanto che in estate è ormai accessibile solo con i mezzi pubblici, a piedi, in bicicletta o prenotando il parcheggio che costa ben 40€.
    Lo scenario da favola della “Perla delle Dolomiti è davvero incredibile: per godersi ancora di più il lago verde smeraldo è possibile anche affittare una barchetta di legno.
Da Dove viaggi – Corriere

 

  • Le 5 torri, uno dei simboli di Cortina d’Ampezzo. Al pari delle Tre Cime di Lavaredo, si tratta di una meta ideale per chi ama la natura, il trekking e la fotografia.
    L’escursione intorno alle Cinque Torri parte dal Passo di Falzarego, e si può camminare un’ora per arrivare alla seggiovia delle Cinque Torri o del Rifugio Scoiattoli, oppure prendere direttamente la seggiovia.
    Oltre all’incredibile panorama si può visitare il museo all’aperto che testimonia il periodo della Prima guerra mondiale, tra trincee e memorie storiche.
Copyright: ©forcdan – stock.adobe.com

 

  • La Val Comelico: noi abbiamo deciso di soggiornare qui e vi consiglio di esplorare questa valle meno conosciuta di altre ma incredibilmente bella. La Val Comelico si trova infatti una posizione strategica per le escursioni che vi ho descritto, ma anche per scoprire tantissimi trekking tra laghi, malghe, cascate e torbiere.

 

Dove dormire

Le località più strategiche per visitare le Tre Cime sono Misurina, Dobbiaco, Auronzo di Cadore e Sesto. In questi paesi troverete tantissime tipologie di strutture ricettive e hotel, da quelle più basiche a quelle più lussuose, magari con SPA. Purtroppo in alta stagione la disponibilità si riduce molto, e i prezzi sono spesso proibitivi. 

Per questo abbiamo optato per la Val Comelico, e in particolare abbiamo dormito a Lärchenwirt Dolomites a San Nicolò di Comelico, un ex fienile ristrutturato e molto rilassante. Da qui ci vuole circa 1 ora per arrivare alle Tre Cime e questa posizione ci ha fatto scoprire una valle davvero molto bella e panoramica, dove il turismo di massa non è ancora arrivato.