L’Oman è una destinazione unica al mondo: un Paese che racchiude deserti, canyon e catene montuose affacciato su un mare ricco di biodiversità.
Se cercate natura incontaminata e atmosfere ricche di fascino allora l’Oman è la meta che fa per voi: un angolo di paradiso nella penisola arabica, in grado di offrire esperienze selvagge e autentiche.

 

Cosa vedere in Oman: 10 cose da non perdere

In base alla durata del vostro viaggio dovrete scegliere di dedicare più tempo al mare, al deserto, alle città o ai trekking. L’Oman è talmente vasto e variegato che si presta a mille sfumature differenti. Potete scaricare qui la mappa dell’Oman in alta definizione. Solitamente si fa un tour che tocca le principali tappe, che segue solitamente questo anello:

Da intrepidtravel.com

Queste sono le 10 cose più imperdibili da vedere in Oman:

1. Dolina di Bimmah

La dolina di Bimmah o Sink Hole, è uno dei posti più caratteristici e famosi dell’Oman.
Questa splendida formazione carsica si trova tra Muscat e Sur, all’interno del Hawiyat Najm Park. Una dolina è una conca chiusa che si è formata in seguito alla dissoluzione del carbonato di calcio dalle rocce che la compongono. Ci sono in realtà diverse ipotesi sulla formazione del sink hole: si dice possa essere stato un meteorite, o un cedimento naturale del terreno. Pare che l’acqua sia alimentata da un tunnel sotterraneo.

Nel caso di Bimmah, si tratta di una conca chiusa di acqua tendenzialmente salmastra: un bacino alimentato sia da una sorgente naturale sotterranea che fornisce acqua dolce, sia da infiltrazioni marine che offrono un apporto di acqua salata.

Essendo tra i luoghi più famosi e visitati dell’Oman il consiglio è di andare la mattina presto per trovare meno ressa, e non di venerdì (giorno di festa).
Per visitarla basta seguire il sentiero all’interno del parco e scendere una ripida scalinata in pietra. L’acqua verde crea contrasti unici, e il suono degli uccellini fa da sottofondo a questa visita. Nell’acqua si trovano tantissimi pesci pulitori: se starete fermi vi toglieranno le pellicine morte specialmente dai piedi. 

 

2. Wadi

I wadi sono dei canyon tipici dell’Oman, scavati nella roccia dal corso di fiumi.
Ci sono diversi Wadi in Oman, con percorsi più o meno difficoltosi. Wadi significa proprio “letto del fiume“, e ogni Wadi ha panorami e colori differenti. Ci sono wadi meno turistici e contraddistinti da pareti rocciose, altri caratterizzati da acque turchesi, oppure wadi ricchi di vegetazione. 

Sceglietene almeno uno, ma con qualche accortezza per la visita: indossate scarpe da trekking e scarpette da scoglio, in caso ci sia presenza di molta acqua. E’ importante restare idratati e portare con sé acqua e snack a sufficienza per la durata del percorso. Inoltre, anche se farà molto caldo, dovrete sempre rispettare le tradizioni di un paese musulmano e coprire spalle e ginocchia. Potete portare un costume in caso ci sia la possibilità di fare il bagno nelle pozze, con la raccomandazione di rivestirsi subito dopo. Non dimenticate crema solare e cappello! Molto spesso i sentieri sono completamente esposti al sole. 

I Wadi più famosi in Oman Wadi Sahab, Wadi Bani Khalid, Wadi Tiwi e Wadi Bani Awf. Di seguito alcune caratteristiche di ognuno.

 

Wadi Shab

E’ stato il primo Wadi che ho visitato, e avevo sottovalutato il percorso: purtroppo ho avuto la sfortuna di vederlo nel pieno di una perturbazione che aveva allagato metà del sentiero, rendendo il trekking molto difficile e scivoloso.

Wadi Shab si trova a circa 90 minuti da Muscat e molto vicino a Sur. Si arriva al parcheggio principale per prendere una barchetta che attraversa uno specchio d’acqua pieno di ninfee. Il trekking dura circa 50 minuti e si arriva alle pozze finali e poi ad una fessura attraverso la quale si accede ad una bellissima cascata. Noi abbiamo fatto l’ultima mezz’ora immersi in 2 metri di acqua e la cascata era inaccessibile vista la potenza della corrente! Prestate quindi attenzione alla situazione metereologica.

 

Wadi Tiwi

Wadi Tiwi si sviluppa più in profondità, con alcuni passaggi legati ad una corda. Consiglio di visitare questo Wadi con una guida, specialmente se non siete allenati o se l’acqua ha creato problemi nei giorni precedenti.

Da midnightoman.com

L’accesso è nei pressi del villaggio di Mibama: si raggiunge una piscina naturale dove si può fare il bagno, e vedere anche una cascata. La visita del Wadi Tiwi si può abbinare al Wadi Sahab, ma in questo caso dovete avere a disposizione un 4×4 perchè la strada per Tiwi è decisamente più avventurosa.

Sulla strada del ritorno consiglio una tappa a Sur e, se avete tempo, una visita ai cantieri navali. Qui costruiscono le tipiche imbarcazioni omanite, i dhow, interamente in legno e utilizzando tecniche tradizionali. A Sur potete approfittare per fare acquisti e fare una passeggiata al tramonto respirando spezie ed essenze.

 

Wadi Bani Khalid

Uno dei Wadi più famosi e riconoscibili dell’Oman è sicuramente Wadi bani Khalid. In questo wadi troverete tutti i servizi che non ci sono negli altri canyon, come lettini e ristorazione, ma proprio per la facilità della visita troverete anche molta più ressa. 

Ripide pareti di roccia, stratificazioni di roccia dalle mille sfumature, piscine naturali e acque trasparenti: questo è il Wadi bani Khalid, un wadi ricco di colori in contrasti con le dune color ocra delle vicine Wahiba Sands.
Wadi Bani Khalid si trova a sud di Sur, troverete le indicazioni a 50 km da Ibra e inizierà la salita con i tornanti. Lasciata l’auto all’ingresso, si può decidere in quale senso fare la visita: non esiste un vero e proprio percorso. Ci si avventura sempre di più tra le alte pareti rocciose, fino ad arrivare alla pozza di acqua turchese circondata dalle palme. Proseguendo si trovano ponti in legno e in metallo, ma il sentiero diventa più impervio e difficile. Vi consiglio di salire solo per fare qualche foto, ma di non tuffarvi onde evitare problemi.
Anche in questo luogo è sempre consigliato indossare t-shirt che coprono le spalle e pantaloni che coprono le ginocchia. 

 

Wadi Bani Awf

Wadi Bani Awf è uno dei wadi più belli del nord, tra pianura costiera e monti. Per l’escursione in questo Wadi è indispensabile un fuoristrada. Si trova in un’area in mezzo ad alte montagne, a cui si accede percorrendo una pista sterrata.

Proprio per la conformazione del territorio, guidare qui è più difficile rispetto che in altri punti. Ci sono alcuni passaggi che richiedono attenzione, dato che la strada affaccia direttamente sulla scarpata sottostante e non ci sono protezioni. Ovviamente è sconsigliato visitare Wadi Bani Awf in caso di pioggia o di condizioni meteo avverse.

 

3. Isola di Masirah

Pochi chilometri al largo dell’estremo tratto meridionale delle Wahiba Sands si trova l’isola di Masirah. L’isola di Masirah offre scenari spettacolari, ed è pura natura. Si possono vedere tantissimi uccelli tra cui aquile e fenicotteri, e consiglio di percorrere l’intero periplo dell’isola scegliendo le spiagge più belle. Le migliori sono le spiagge di sabbia bianca nella parte sud-ovest dell’isola. Qui il sole picchia forte e le spiagge non sono attrezzate con ripari, quindi munitevi di crema solare e cappello.


L’isola di Masirah si raggiunge scendo verso sud lungo la costa. Abbiamo avuto la fortuna di poter guidare per 48 km lungo il bagnasciuga da Khuwaymah, grazie all’esperienza della nostra guida e al suo studio sulle maree. Abbiamo sgonfiato le gomme e guidato lungo Jadimah, Al-Hadd, Qyihad, Huweirah, sollevando banchi di gabbiani a bordo del cassone del nostro pick up: unico!

Superato Ra’s Ruways si raggiunge l’imbarco del traghetto per Masirah, a Shannah. Le navi traghetto contengono poche auto, e i biglietti vanno prenotati per tempo. Ci sono solitamente 3 traversate al giorno, noi siamo arrivati sull’isola nel primo pomeriggio.

Consiglio di trascorrere massimo 2 notti sull’isola, perché è piccola e si gira in poco tempo. Il paesaggio che vedrete in auto è davvero marziano: prendetevi del tempo per alcune tappe e per vedere il panorama anche dall’alto di alcune rocce.

La maggior concentrazione (se così si può dire!) di alberghi e ristoranti si trova a nord dell’isola. Uno dei posti migliori e più quotati per dormire a Masirah è il Masirah Beach Camp:  un’oasi di pace e tranquillità a ridosso del mare. Le casette in legno sono minimal e fa molto caldo la notte, ma se volete concedervi un extra potete richiedere una delle due Suite in muratura, decisamente più confortevoli.

 

4. Il deserto e i dromedari

Dormire nel deserto è sicuramente una delle esperienze più belle e imperdibili di un viaggio in Oman. Tra i deserti che più si prestano, per posizione e conformazione, c’è quello delle Wahiba Sands. Ha una superficie di 15.000 km2 e quindi non è molto vasto, ma le sequenze di dune color ocra e la presenza di villaggi di beduini lo rendono un luogo davvero magico.

Per arrivare a Wahiba Sands si segue la strada asfaltata superando i villaggi di Al-Ghabbi ed Al-Mintirib. Arrivati all’ingresso delle dune si sgonfiano le gomme e si parte nel deserto.  E’ possibile fare tappa in alcune tende beduine per acquistare l’artigianato locale e fermarsi all’oasi di Bidyiah per proseguire poi verso il campo tendato scelto e godersi il tramonto dalle dune.


Ai margini settentrionali del deserto ci sono buone scelte di accampamenti, come il Nomadic Desert camp o soluzioni più lussuose come il Desert Nights Camp con le sue 26 tende deluxe. Ovunque vogliate soggiornare, non perdetevi il tramonto e l’alba dall’alto delle dune.


Il deserto delle Wahiba Sands è abitato da animali solitamente poco pericolosi, tra cui i topini delle piramidi: sono curiosi e innocui.

Per guidare in sicurezza tra le dune si può rivolgersi alle strutture che offrono servizio di trasporto, oppure alcuni beduini offrono lo stesso tipo di servizio per ospitare i viaggiatori nei loro campi tendati (decisamente spartani, ma comunque affascinanti). 

 

Le corse di dromedari in Oman

In Oman vi capiterà di vedere tanti dromedari che pascolano liberi, ma sapere che molti dromedari sono allevati per le corse? Durante il viaggio ho scoperto che c’è un vero e proprio business. Le corse dei dromedari in Oman si svolgono ogni venerdì e sabato a Bidiya, nella regione di Sharqiya, a meno di mezz’ora dai campi tendati del Wahiba Sands. Personalmente non sono interessata alle corse, dove sono in palio migliaia di euro per i vincitori, ma è possibile vedere da vicino i dromedari. Chiedete di essere accompagnati in uno degli allevamenti in zona. Devo dire che, per quanto sia contraria a questo tipo di pratica, i dromedari sono spesso trattati con rispetto, e sono anche muniti di GPS per poter essere rintracciati anche a distanza: i vincitori sono davvero preziosi per gli allevatori!
Se siete interessati a vedere le gare, le corse iniziano appena dopo l’alba.

 

5. Dune bianche di Kahlouf (Sugar Dunes)

Vedere un deserto bianco non è molto comune, e per questo lo evidenzio come punto a parte perché è decisamente stupendo. Ho fatto questa sosta dopo Masirah, procedendo altri 110 km verso sud, attraversando un’antica pista carovaniera che collega Flim con la strada che da Mahoot porta a Khalouf.

Le Sugar Dunes sono definite dune di zucchero perchè sono bianche e a ridosso del mare il contrasto tra il colore chiaro della sabbia e il blu dell’oceano è assolutamente stupendo. Il vento soffia sollevando scie di sabbia e creando onde meravigliose sulle dune. Anche in questo caso la tratta prevede assolutamente un fuori strada e esperienza nella guida.


6. Nizwa e la Regione Dakhliyah

Sebbene sia diventata una città moderna, Nizwa conserva gran parte del suo fascino antico ed è un punto di partenza ideale per esplorare le vicine regioni montuose. Molti omaniti considerano Nizwa la vera capitale del paese, per la sua grande importanza storica: la sua posizione strategica lungo le rotte commerciali la rese già nell’antichità sede di dinastie. Nel 1970 si decise di rendere la Capitale Muscat, ma in quanto sede della più importante scuola coranica del paese e dell’università Nizwa è il più grande centro di formazione dell’entroterra omanita.

Nizwa è facile da visitare: i punti di interesse principali come la città vecchia, il suq, il forte e la Moschea del sultano sono tutti vicini. Il punto di partenza più comodo per iniziare l’esplorazione è il parcheggio davanti alle porte della città, dove si può lasciare l’auto.
Se visitate Nizwa cercate di essere qui il venerdì: in questo giorno si tiene l’asta del bestiame. Capre, pecore e mucche vengono valutati e acquistati in un folkloristico mercato. L’ideale è arrivare di giovedì sera, per essere al mercato delle capre presto la mattina e godersi il suq senza troppa ressa.

Da vedere a Nizwa:

  • Il Suq e il mercato del bestiame
    Nizwa è famosa anche per i suoi datteri e per l’artigianato. Il suq di Nizwa è stato restaurato negli anni ‘90 ma conserva ancora il fascino antico. E’ molto bello perdersi tra le sue botteghe di argento e spezie, o assaggiare diversi tipi di datteri.
    Approfittatene per assaggiare anche il tradizionale caffè omanita aromatizzato con acqua di rose e spezie come zenzero e cardamomo.
  • Falaj Daris
    Falaj Daris è il più lungo dei canali costruiti per rifornire nizwa di acqua, ben 8km. Insieme ad altri quattro, è ora Patrimonio dell’Unesco. Superata Nizwa, lungo la strada per Bahla, il Fajal Daris emerge in superficie e qui è stato creato un parco dove si può fare una sosta o un pic nic, molto frequentato dalle famiglie nel weekend.
  • Moschea del sultano Qaboos:
    Nonostante il nome sia lo stesso della grande Moschea di Muscat, questa moschea è decisamente disadorna e priva di colori. Fate una visita se non avete mai visto una moschea, considerate che anche qui come a Muscat le donne devono coprire tutte le braccia oltre a capo e ginocchia e anche gli uomini devono indossare pantaloni lunghi.

 

Regione Dakhliyah

Nei dintorni di Nizwa ci sono tantissimi punti di interesse da esplorare, lungo i tracciati più panoramici e suggestivi dell’Oman.

Tra le mete più interessanti segnalo Wadi Ghoul, chiamato anche il Grand Canyon d’Arabia, punto di partenza per raggiungere la vetta più alta della Penisola Araba: Jebel Shams, la “montagna del sole” (3.009 metri sul livello del mare) da cui ammirare uno scenario veramente maestoso. Dal belvedere situato su una vertiginosa sporgenza di roccia a 2.000 metri di altezza si possono ammirare il Wadi Nakhar, il “grand canyon” dell’Oman, e i suoi strati di roccia risalenti fino a 600 milioni i anni fa, ma anche i ripidi campi terrazzati situati sulla parete di Sap Bani Khamis un villaggio abbandonato.

Successivamente si può visitare il Forte di Jabrin, uno dei castelli più belli di tutto l’Oman, che mantiene ancora elementi antichi nonostante il Paese abbia scelto ristrutturazioni molto più moderne e di rottura per tutte le altre costruzioni del passato. I soffitti e le pareti sono decorati con motivi floreali e versi di poesia araba, in parte conservati fino ad oggi. 

A circa mezz’ora da Nizwa si possono ammirare le rovine dell’antica Tanuf, antica città di case in argilla risalente a oltre 400 anni fa.

Da qui si può raggiungere la suggestiva oasi terrazzata di Misfat Abryyin, a quasi 1.000 metri sul livello del mare: una moltitudine di piccoli terrazzamenti incastrata tra ripide pareti di roccia e un canale di irrigazione ancora attivo.

 L’oasi di Al-Hamra si trova presso un grande palmento ai piedi delle montagne e permette di capire meglio la tradizione dell’architettura in argilla. Dall’altura si ha una magnifica vista sul panorama.

Dedicate una giornata all’itinerario che vi farà percorrere il valico della catena montuosa del Jebel Akhdar e seguire la pista mozzafiato e alquanto impegnativa fino a Bilad Sayt, oasi montana situata in una posizione meravigliosa. Qui è possibile ammire le piantagioni di palma da dattero, mango e melograno. Da questo punto, seguendo un anello se state tornando verso Nord, fate sosta al Wadi Bani Awf di cui vi ho parlato in precedenza. 

 

7. Spiagge e mare, tra tartarughe e delfini

L’Oman è famoso anche per le sue spiagge, la possibilità di fare snorkeling e immersioni, e la conservazione delle tartarughe marine. Ecco alcuni suggerimenti per vivere il mare dell’Oman, con un approfondimento a parte sulle Isole Daymanyat.

Pink beach, Ras al Hadd

L’area di Ras Al Hadd è un ottimo punto per visitare alcune delle spiagge più belle dell’Oman, ed è anche dove si trova Casa Oman dove ho soggiornato. Ad oggi è ancora una spiaggia estranea al turismo di massa, ma iniziano a comparire grandi costruzioni a ridosso del mare. Vi consiglio di fare il bagno solo nelle zone meno frequentate dai locali, per rispettare la cultura del posto. Tra le spiagge più belle c’è sicuramente la Pink beach, raggiungibile sul tracciato di terra che va verso destra rispetto al Turtle beach hotel. Vedrete un albero che segna la moschea sulla spiaggia, e quindi è consigliato accamparsi sotto una delle casette dei pescatori per non destare problemi in costume. Qui pezzi di corallo e piccole conchiglie donano una colorazione rosa alla sabbia davvero unica, e fare il bagno qui (soprattutto la mattina) è unico.

L’altra spiaggia sulla sinistra è all’interno del Turtle Beach Resort ma ci sono alcune calette raggiungibili con 4×4 dove è possibile fare snorkeling dalle rocce. Portate con voi scarpe da scoglio e protezione solare.

 

Riserva di Ras Al Jinz

A circa 20 minuti di auto da Ras al Hadd si trova Ras Al Jinz Turtle Reserve, un’area dedicata alla protezione delle tartarughe marine. L’ingresso è dalla struttura principale e costa 2 OMR a persona. Di giorno, è possibile entrare e accedere alla spiaggia che è meravigliosa per la presenza di alte scogliere, unico riparo dal sole. E’ difficile fare il bagno perché ci sono solitamente onde alte, ma è un luogo di pace. Chiedete di poter fare il sentiero verso la spiaggia in auto, oppure munitevi di scarpe comode e cappello: sono 15 minuti a piedi sotto il sole.

La sera invece è possibile partecipare alle visite per osservare le tartarughe che depongono le uova di notte, o avere la fortuna di assistere alla nascita delle tartarughine. L’ingresso è lo stesso ma il costo è di 8 OMR a persona (si può usare sempre la carta di credito) ed è consigliabile prenotare l’accesso visto il numero elevato di persone. In questo caso si segue la guida lungo il  sentiero di destra che indica la “spiaggia dei pescatori”.

 

Gite in barca

Dalla spiaggia di Ras al Hadd partono diverse barchette che vi porteranno in punti di avvistamento delfini e tartarughe. Le gita durano circa 3 ore, e la cosa più bella è vedere tantissimi delfini che giocano con le barche a pelo dell’acqua: vederli così da vicino e sentire addirittura i loro suoni è un’esperienza impagabile! Durante la stagione degli accoppiamenti si possono vedere anche enormi tartarughe.
Attenzione perché le barche rientrano a tutta velocità sulla spiaggia, un po’ tipo Una notte da leoni 2 🙂 

 

White beach

La “White Beach” di Fins è una bella spiaggia di sabbia bianca ideale per una sosta di qualche ora. Si trova a metà strada tra la dolina di Bimmah e Wadi Shab, quindi cercate di inserirla come pausa nella giornata. Se guardate bene potreste avvistare alcune tartarughe marine quando respirano in superficie.

 

Salalah

Nella parte meridionale dell’Oman si trovano alcune delle più belle spiagge, ideali per le sue acque cristalline e la sabbia bianca: tra queste la spiaggia di Salalah è tra le più famose. Per arrivare a Salalah è consigliato atterrare all’Aeroporto Internazionale di Salalah: il comodo collegamento aereo e la presenza di spiagge così belle ha reso Salalah una delle mete più riconoscibili e sfruttate dai tour operator per proporre vacanze all inclusive in Oman.Le spiagge di Salalah vengono paragonate a quelle dei Caraibi, grazie ai colori della sabbia, al mare turchese e alla presenza di palme che rendono gli scenari davvero suggestivi.
Qui sono stati costruiti tantissimi resort (forse troppi) con le classiche strutture da villaggio turistico e l’offerta di diversi servizi come sport acquatici e escursioni verso le vicine lagune.

 

8. Fortezze, moschee e villaggi abbandonati

In Oman le vecchie fortificazioni sono state spesso sottoposte a nuove ristrutturazioni, di rottura però rispetto alla tradizione e ai materiali antichi. Il “nuovo” viene promosso tramite l’uso di materiali e aspetti moderni. Ci sono alcune fortezze e moschee che vale la pena visitare, perchè conservano comunque la struttura originale e fanno capire meglio la vita di qualche secolo fa.

Nell’interno della regione Sharqiyah, si trova il castello di Jalaan Bani Bu Hasan, restaurato dal Ministero dei Beni Culturali dell’Oman. Affaccia su un enorme palmeto e consente di vedere come si strutturavano al tempo queste costruzioni: grandi saloni, piccole porte, feritoie da cui si lanciava succo di datteri bollente per difendersi dai nemici, prigioni e cantine.

 

Vicino si trova la città-oasi di Jalaan Bani Bu Ali, dove è possibile visitare l’antica moschea: è davvero particolare perchè non ha una cupola e il classico minareto, ma ben 52 cupole. Qui è vietato entrare per i non musulmani, ed è obbligatorio indossare anche le calze una volta tolte le scarpe, oltre all’immancabile velo per le donne. Alcuni fedeli sono stati molto gentili e con il nostro cellulare hanno fatto foto e video dell’interno. 


L’unica struttura rimasta in totale di stato abbandono e non ancora ristrutturata è il castello di Bani Bu Ali. Anche se è ridotto in condizioni veramente pessime, merita una visita perchè nella sua decadenza mantiene degli elementi incredibili: si vedono ancora i segni delle cotture sui muri delle cucine, i vecchi soffitti ricoperti di palme intrecciate e vecchie costruzioni in argilla. Fate ovviamente attenzione a visitare alcune sezioni molto decadenti.


Se avete la possibilità fate una sosta alla piccola Moschea Alsidrah o Oud Mosque, un gioiellino gestito da un custode molto gentile che protegge gelosamente questa piccola struttura ricca di nicchie e vecchi corani.


Da qui, in direzione sud-ovest si raggiunge il villaggio abbandonato di Mmrr, abitato fino a pochi anni fa e poi ricoperto in pochi anni dalla sabbia portata dal vento dalla costa. Case e cortili sono ormai inghiottiti dalla sabbia, con porte e finestre divelte e erose, creando uno scenario suggestivo.

 

9. Isole Daymaniyat

Le isole Daymaniyat sono un’area protetta dell’Oman. Si tratta di nove isole che fanno parte di una Riserva Naturale a circa 18 chilometri al largo della costa di Barka. Se avete a disposizione almeno un giorno in più, considerate un’escursione in questo paradiso: non parliamo solo di acque cristalline e spiagge deserte, ma di un’oasi di biodiversità soprattutto per uccelli e tartarughe.
Le isole Daymaniyat vi lasceranno senza parole: custodiscono oltre 85 specie di coralli e 900 specie di pesci. E’ possibile anche fare immersioni, ma solo dopo aver ottenuto un permesso speciale.

In alcuni periodi dell’anno è possibile addirittura dormire sulle isole in tenda: un’esperienza davvero wild! Essendo un’area protetta è vietato sostare sulle isole soprattutto nei momenti di nidificazione, e anche durante il ramadan.


Le gite giornaliere partono la mattina presto da Muscat o direttamente dal porto di Al Mouj Marina. 
Per mezza giornata le tariffe sono di circa 60€ a persona, per tutta la giornata circa 80€. Dormire sulle isole costa invece sui 200€ a persona, ma vi verranno fornite anche tenda e cibo oltre che l’attrezzatura per fare snorkeling.
Potete rivolgervi ad alcune agenzie locali come Daymaniat Shells

 

10. Muscat e la grande Moschea

Muscat è la capitale dell’Oman, ma non era il fulcro del nostro viaggio. Tra arrivo e partenza abbiamo dedicato a Muscat circa 2 mezze giornate. Il consiglio è di non arrivare a Mascate di venerdì, giorno di festa per i musulmani: se volete visitare subito la città trovereste moschee e negozi chiusi o con accessi ristretti ai non musulmani. Consiglio quindi di partire di venerdì dall’Italia per arrivare di sabato, o comunque in altri giorni della settimana. Muscat si divide tra una parte nuova e più recente a ovest, e la parte più antica a est.
Ecco 3 cose da vedere a Muscat

Sultan Qaboos Grand Mosque

La Grande Moschea Sultan Qaboos è sicuramente tra le cose da vedere a Muscat.
Si tratta di una costruzione monumentale, realizzata in soli 6 anni e ricca di decorazioni sontuose. Il Sultano Qaboos è stato colui che ha ridato lustro all’economia dell’Oman e la popolazione gli è davvero devota: la moschea è stata proprio dedicata a lui.

All’interno potrete attraversare la prima sala di preghiera decorata con lampadari e cristalli Swarovski, mentre nella stanza di preghiera degli uomini si può camminare su uno dei più grandi tappeti persiani al mondo: un tappeto monopezzo di 4.200 metri quadrati. E’ secondo solo alla moschea di Abu Dhabi, dove hanno voluto rubare il primato. La sala di preghiera ha una forma perfettamente quadrata di 74 metri per lato e può ospitare fino a 6.500 fedeli. Un ingegnoso impianto di aerazione consente di mantenere una temperatura sempre fresca.


L’esterno è dominato dalla cupola principale alta 50 metri e da 4 minareti. L’edificio principale è incastonato all’interno di giardini molto verdi, ed è circondato da una serie di piazze, archi e corridoi in marmo che custodiscono decorazioni create con materiali arrivati da tutto il Mondo.

Attenzione: per entrare è richiesto un abbigliamento consono alla religione musulmana, e per le donne è necessario coprire tutte le gambe (caviglie comprese) e tutte le braccia, oltre che indossare il velo. Non arrivate impreparate perché le guardie sono inflessibili. Consiglio di indossare delle calze, anche per igiene. Fa molto caldo, quindi se possibile andare la mattina presto, l’ingresso è gratuito.

Se avete la possibilità, ritagliatevi un po’ di tempo per fare un giro serale alla Mohammed Al Ameen Mosque, nel quartiere al Khuwair. Le luci blu la rendono davvero magica e mettono in risalto minareti e cupole.

 

La Corniche e il souq di Mutrah

Il lungomare di Muscat viene chiamato Corniche e consiste in una camminata di circa 3 km. Inizia dal Fish Market (che potete vedere la mattina) fino alla Città vecchia. Il lungomare di Muscat offre la possibilità di osservare le montagne che incorniciano il mare, ammirare i lussuosi yacht ormeggiati e scegliere tra i tanti ristoranti che affacciano sulla strada.

Proprio lungo la Corniche si trova l’antico souq di Mutrah, il luogo perfetto per fare qualche acquisto prima di partire. Non ha l’atmosfera magica dei suk arabi, ma consente di trovare in un unico posto stoffe, spezie e incensi. L’incenso è una delle cose più caratteristiche dell’Oman, e viene venduto con degli incensieri in ceramica che sono perfetti per portare a casa l’atmosfera omanita.

 

Al Alam Royal Palace e National Museum of Oman

Non lontano dal souq di Moutrah si trova uno dei luoghi simbolo di Muscat: il Palazzo Al Alam, la residenza reale. Non spicca per particolare bellezza e non è realmente abitato dal sultano, ma è un luogo simbolo ed è circondato dai forti di al-Jalili e al-Mirani, risalenti al dominio portoghese.

Il National Museum of Oman si trova proprio di fronte, e ha una struttura decisamente moderna. E’ stato inaugurato nel 2016 e conserva la collezione storica più importante dell’Oman. Oltre alle porte della città in legno e alle ricostruzioni dei costumi tipici si trova anche un antico sistema d’irrigazione (Aflaj), patrimonio UNESCO. 

 

Come organizzare un viaggio in Oman

Ci sono diversi modi per viaggiare in Oman. Solitamente si segue un circuito che tocca tutte le principali tappe: in questo caso si può organizzare un tour fai da te oppure chiedere un preventivo ad una agenzia e avere un driver per tutta la durata del viaggio.
I preventivi delle agenzie mi sembravano davvero troppo elevati, e non volevo avere un driver sempre con me. D’altra parte, non avevo contatti diretti con i beduini per dormire nel deserto, e non avevo trovato molte informazioni online soprattutto sull’isola di Masirah e sui Wadi.

Un’altra possibilità è scegliere Casa Oman: l’ho scoperta online nei blog di diversi viaggiatori che avevano visitato l’Oman, è mi è sembrata una soluzione vincente.
Io ho sempre organizzato tutti i viaggi fai da te, ma volevo scoprire aree remote e poter guidare in sicurezza anche nel deserto e sulla battigia.


La proposta di Casa Oman prevede il soggiorno a Ras Al Hadd e la scelta tra diverse escursioni in giornata o con 2 o 3 notti fuori. Iapo e il suo team di super donne ci ha fatto vivere un’esperienza unica, frutto di 20 anni di vita in questo Paese. Abbiamo vissuto avventure fantastiche e scoperto l’Oman dal punto di vista di chi collabora con gli omaniti da tempo. Questa soluzione si presta benissimo anche per chi viaggia da solo o da sola in Oman, perché vi garantirà di avere sempre un gruppo a cui appoggiarvi.
Ve lo consiglio!

 

Cosa mettere e cosa portare

Come in tutti i Paesi arabi è richiesto a uomini e donne di coprire sempre le spalle e le ginocchia. Anche se veniamo da una cultura diversa, è sempre consigliato rispettare le usanze locali, onde evitare problematiche. Questo vale anche nei wadi e in spiaggia: solitamente al mare, soprattutto vicino ai villaggi, si sta sotto dei capannelli e in costume solo in acqua: valutate sempre dove siete e se qualcuno può vedervi. 

Per l’ingresso alle moschee donne e uomini devono indossare le calze, perché non essendo musulmani i turisti sono ritenuti “impuri”. Le donne devono indossare il velo per la visita.
Nella grande Moschea di Muscat, oltre a queste accortezze, le donne devono coprire tutte le braccia e le gambe. Attenzione perché le guardie sono molto fiscali, e potrebbero imporre di noleggiare dei vestiti interi. Evitate di alzare la gonna lunga o i pantaloni anche per fare le scale, o verreste richiamate.

Il consiglio è quello di viaggiare leggeri. In base alla stagione, portate diversi strati per essere pronti a sbalzi termici serali. Potreste indossare una canottiera con la camicia aperta sopra, o gonne lunghe che coprono le ginocchia. Gli uomini possono indossare pantaloni larghi ed evitare i jeans visto il caldo. 

Se passerete la notte nel deserto, meglio portare con voi un sacco lenzuolo e una torcia.
Portate con voi anche un anti zanzare o un repellente per insetti. 

Portate con voi anche scarpette da scoglio (in caso di tratti impervi o bagnati nei Wadi), maschera e pinne per fare snorkeling. 

 

Quanto costa un viaggio in Oman

Un viaggio in Oman non è particolarmente economico. Una voce che incide sul costo del viaggio è sicuramente il prezzo del volo. Per risparmiare, abbiamo scelto una soluzione con scalo (ci sono diverse compagnie, con scalo a Dubai, Doha, Cairo, Monaco, ecc) che con un po’ di anticipo ci ha permesso di stare sotto i 500€ a persona. La soluzione più comoda, ma anche più costosa è il volo diretto dall’Italia con Oman Air: 6 ore di volo, al costo di almeno 800€ a persona. Ci sono pro e contro: il volo diretto è anche notturno, e vi permetterà di arrivare già la mattina a Muscat. Inoltre, anche in caso di scioperi, i voli diretti non sono mai cancellati (cosa che invece è successa a me con lo scalo). Di contro, il volo diretto costa anche il doppio di un volo con lo scalo. 

Ovviamente l’altra voce che pesa è il tour in sé: dovete considerare che l’Oman è un Paese ricco, e con prezzi simili (se non più elevati) a quelli dell’Italia.
Dovrete noleggiare un auto 4 x 4 per affrontare tutti i tipi di strada, che comporta un bel consumo di benzina. La scelta delle strutture può spaziare da ostelli a hotel di lusso, con un range dai 25 ai 100€ a notte a persona, di media.
Per mangiare potreste optare per ristorantini gestiti da indiani e pakistani (soprattutto per chi è vegetariano come me), oppure per lussuosi ristoranti di pesce: considerate sempre un minimo di 5-10€ a persona per pasto.

Quindi scegliendo il giusto compromesso tra volo e servizi potreste rientrare in una spesa di 2.000€ a testa per 10 giorni di viaggio con volo incluso, con un viaggio organizzato i preventivi si aggirano sui 2.200€ a persona – voli esclusi. 

Nota: non cambiate denaro in aeroporto. I tassi sono molto alti, e spesso negozi e ristoranti accettano la carta di credito. E’ meglio ritirare agli ATM o cambiare i soldi dove vi indicheranno le guide o i driver. 

 

Quando andare in Oman

Il periodo migliore per visitare l’Oman va da ottobre ad aprile.
Da maggio a ottobre le temperature superano i 40°, rendendo impossibile la fattibilità di buona parte delle escursioni. Ci sono ovviamente eccezioni: ad aprile ho incrociato una delle più grandi perturbazioni degli ultimi 30 anni dell’Oman, che ha allagato strade, Wadi e case. E’ stato un evento unico, che ha comportato diversi cambi di programma, ma in linea di massima consiglio i mesi indicati per evitare problematiche.

 

Documenti e visto

Per entrare in Oman è necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’arrivo nel Paese.
Per soggiorni fino a 14 giorni non è necessario il visto. Per soggiorni superiori e’ invece necessario ottenere online un visto di ingresso sul sito dedicato.
Consultate il sito Viaggiare sicuri per restare sempre aggiornati sulla situazione del Paese. 

A noi questo viaggio è piaciuto tantissimo!
Scrivetemi nei commenti per domande o curiosità 🙂

9 Commenti

  1. Che bel diario! Grazie per tutte queste preziosissime informazioni. È sempre un piacere leggere l’entusiasmo di una viaggiatrice.
    Un caro saluto

  2. Ciao stiamo x partire x l oman! Abbiamo noleggiato un 4×4 con temda sopra partiremo da muscat andremo nel wadi sands ma vorrei andare a vedere le sugar dunes arrivando a kaluff ma sembra che le guide locali non sappiano bene come portarti, che sia complicato e sconsigliato andare da soli. Praticamente sarei molto interessata al punto cinque della tuo blog qui sopra e a capire bene se ti ricordi che strada avete fatto e come arrivarci , se siete andati da soli o meno. se puoi darmi più informazioni ti ringrazio! Inoltre ti chiedo info su suq autentici o oiccoli paesi meno turistici dove incontrare persone del posto ed entrare in contatto con loro! Grazie

  3. Ciao Valentina! L’Oman è una bellissima meta, solo che in alcuni punti il fai da te è un po’ complesso: io mi sono affidata a Casa Oman per le escursioni, e anche per le Sugar Dunes. Purtroppo come stai riscontrando tu non trovavo il modo giusto e sicuro per arrivarci, e così mi sono rivolta a loro. Purtroppo non ho riferimenti local da girarti 🙁
    Per quanto riguarda i Suq, noi abbiamo visto quello di Muscat (non speciale, a mio avviso) e Nizwa, molto più autentico. Posso consigliarti Sur che è un paesino davvero bello, lì si possono vedere i pescatori e i costruttori di barche oltre che passeggiare per il Paese.
    Buon viaggio!

  4. Anche questo report come gli altri è davvero ben fatto! Complimenti! Noi abbiamo optato per l’Oman per il futuro capodanno 2024… abbiamo tempo per organizzarci, ma intanto ti chiedo già una cosa. Quanto è importante avere un 4×4? perchè i costi raddoppiano per quel tipo di auto e non vorremmo prenderla inutilmente. Le riflessioni sono principalmente due: non vorremmo che poi anche con il 4×4 non fossimo comunque in grado di guidare sulle strade perchè troppo estreme, oppure non vorremmo prenderla e poi scoprire che in realtà è indispensabile solo in un paio di situazioni, perchè a quel punto tanto varrebbe prendere un auto normale e comprare un tour o due per le situazioni in cui non si riesce ad arrivare con una macchina bassa. Cosa ne pensi?

  5. Grazie mille Silvia 🙂
    la mia risposta è.. dipende! Se vuoi guidare nel deserto è assolutamente fondamentale. Allo stesso tempo però è difficile organizzarsi da soli, sapere le strade e seguire le tracce. Potreste prendere una macchina “normale” e poi affidarvi a guide o beduini per i tratti sulle dune, tornando poi al posto di partenza. Idem se vuoi guidare sulla battigia.
    Se invece andate nella zona di Nizwa considera che ci sono dei passi di montagna impegnativi, quindi prendete comunque un’auto affidabile e che vi consenta di guidare in serenità.
    In generale, vi consiglio di fare riferimento a agenzie locali per le escursioni più impegnative perché il rischio è quello di avere problemi con l’auto e restare bloccati senza poter contattare nessuno. Personale parere 😉
    Spero di averti dato qualche suggerimento, grazie e buon viaggio!

  6. Ciao! Grazie per le tante informazioni, mi saranno molto utili in vista del mio prossmo viaggio in Oman. Volevo però chiederti se potresti condividere le coordinate della Moschea Alsidrah e del villaggio abbandonato di Mmrr che non riesco a trovare su Google Maps. Ti ringrazio in anticipo!

  7. Ciao, grazie a te per il riscontro 🙂
    Ho viaggiato con Casa Oman, quindi purtroppo non ho le coordinate precise, mi dispiace molto non poterti fornire più dettagli. Posso suggerirti di fare un’escursione con loro per assicurarti di vedere questi posti.
    Buon viaggio!

I commenti sono chiusi.