Lonely Planet nel 2020 ha incoronato le Marche la seconda regione più bella del Mondo: sono anche l’unica destinazione italiana a rientrare tra le 10 mete da visitare.
Complice questa classifica e il Covid che ha bloccato i viaggi all’estero ecco dunque l’occasione perfetta per partire alla scoperta di nuovi panorami, tramonti sul mare e spiagge, a partire dal Conero. Mare cristallino, spiagge isolate, scogliere ricoperte di alberi a picco su calette di sassolini bianchissimi. Ma le bellezze delle Marche sono anche sottoterra, tra antiche grotte e nuove scoperte, e nei borghi che custodiscono castelli medievali, collezioni d’arte e monasteri.

Avendo solo una settimana abbiamo puntato al relax facendoci guidare da ritmi meno forsennati del solito, scegliendo come base Castelfidardo a pochi minuti dal mare e immerso in campi di girasoli.

In una settimana nelle Marche abbiamo cercato di goderci il mare ma anche la natura e l’arte. Ecco la mia classifica delle cose assolutamente da non perdere.

 

 

1. Snorkeling alla spiaggia delle Due Sorelle

Vi ho già raccontato qui tutto il meglio delle spiagge del Conero. Ovviamente la più imperdibile è la spiaggia delle Due Sorelle, incoronata la spiaggia più bella delle Marche.
Ci si arriva solo in barca e avvicinandosi si apre uno scenario unico: una spiaggia di sassi bianchi, mare cristallino e di fronte due faraglioni che ricordano due sorelle in preghiera.
La spiaggia delle Due Sorelle si trova all’interno del Parco del Conero quindi è assolutamente vietato raccogliere piante e pietre. Fortunatamente durante tutta la crociera viene ricordato di non lasciare rifiuti e sulla barca si possono smaltire sigarette ed altri involucri.
Consiglio di arrivare molto presto, perché in alta stagione questo panorama idilliaco diventa sufficientemente affollato: la spiaggia è libera e non ci sono bar, quindi è d’obbligo partire attrezzati per passare la giornata in spiaggia. Oltre a crema solare, pranzo e ombrellone portate anche le scarpette da mare perché il fondale è sassoso.

Durante l’anno è possibile assistere al rilascio delle tartarughe marine da parte dei biologi di Fondazione Cetacea: l’Adriatico è infatti una delle aree di alimentazione più importanti del Mediterraneo per la specie Caretta caretta. In questi Tartaday è possibile partecipare al rilascio andando in spiaggia al tramonto, e metà dell’incasso verrà devoluto alla Fondazione che si occupa della loro salvaguardia. Abbiamo chiesto alla compagnia di navigazione di poter restare in spiaggia e pagare comunque la tariffa, ma purtroppo non è possibile e dovrete quindi organizzare la visita in un altro giorno rispetto a quello in cui starete in spiaggia.

 

2. Sentirsi piccoli nelle Grotte di Frasassi

Le grotte sono parte di un complesso sistema ipogeo che si estende per circa 18 chilometri all’interno del Parco regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, un’oasi di verde ricca di storia e arte. Sono state scoperte nel 1971 e, dopo una faticosa opera di scavatura, i pionieri gettarono un sasso nel vuoto e si resero conto dell’ampiezza e della profondità della grotta: dai loro calcoli prevedevano oltre cento metri. Una scoperta incredibile: in effetti la Grotta Grande del Vento può contenere il Duomo di Milano per le sue dimensioni. L’entusiasmo fu tale che vennero aperte al pubblico già dal 1974.Le avevo già visitate da piccola ma se si è in questa zona non si possono assolutamente saltare. La visita è da prenotare sul sito e prevede un itinerario di circa un’ora con la spiegazione di una guida. Il costo del biglietto per gli adulti è di 18€, e c’è anche la possibilità di prenotare visite speleologiche più o meno complesse.
L’illuminazione e le scale ci guidano tra piccoli laghi, stalattiti e stalagmiti, e sale maestose come il Grand Canyon e la Sala delle Candeline, la Sala Bianca, la Sala dell’Orsa e quella dell’Infinito.Le concrezioni, ovvero stalattiti, stalagmiti, ed i laghetti cristallizzati, rappresentano la componente più bella delle grotte e sono frutto del lungo lavoro svolto dall’acqua piovana sulla roccia. Come sempre ci sono comportamenti da furbetti, persone che fotografano con il flash o cercano di toccare le formazioni, senza essere ripresi: se vogliamo che tutto questo sia visibile ancora per molto tempo dobbiamo avere tutti molto rispetto per questo luogo.

 

3. Scoprire un tesoro nascosto: il Tempio del Valadier

A pochi minuti di auto dalle grotte di Frasassi, e più precisamente a Genga, c’è un tesoro nascosto: l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa e il Tempio del Valadier.Papa Leone XII lo fece costruire nel 1828 sulla base di un progetto stilato dall’architetto Giuseppe Valadier. La chiesa ha una pianta ottagonale con un tetto a cupola ricoperto da lastre di piombo ed è inserita in una grotta: dietro alla chiesa si nasconde un’enorme sistema di cavità ed anfratti che fa parte delle grotte di Frasassi.
All’interno del tempietto c’era una statua in marmo della Madonna col Bambino, opera di Antonio Canova: oggi la statua è esposta al Museo di Arte Sacra di Genga ed al suo posto è stata inserita una copia. L’iscrizione all’ingresso recita Refugium Peccatorum: il luogo ha infatti dato rifugio a credenti in fuga dal mondo o forse da se stessi per secoli.

Nello stesso complesso si trova un’altra costruzione sacra che condivide le mura con la montagna ed è arroccata appena fuori dalla grotta. Si tratta dell’Eremo di Santa Maria Infra Saxa, è datato 1029 e al suo interno vivevano in clausura le monache benedettine.

Questo luogo incastonato nella roccia è davvero incantato e sembra uscito da una fiaba: forse il fatto che serva una bella salita di mezz’ora disincentiva orde di turisti e si respira silenzio e pace.

 

4. Esplorare le Grotte di Camerano

Abbiamo scoperto l’esistenza di queste grotte durante la nostra permanenza nelle Marche, e siamo rimasti davvero stupiti da questo tesoro nascosto. Si tratta di una vera e propria città sotterranea, dove diverse grotte scavate nell’arenaria e comunicanti creano una rete sotterranea incredibile.

Nei tempi più recenti sono state utilizzate (addirittura tutt’ora, per alcune rimaste private) per conservare cibo e vino. In passato però sono state utilizzate come ambienti religiosi, prigioni, luoghi misteriosi per riunioni massoniche. Insomma non sono solo cave arenarie o semplici locali di deposito: le volte di diversa tipologia, le immense sale circolari e le colonne con fregi, motivi ornamentali e simboli religiosi svelano un percorso storico ricco e affascinante.

Storia e leggenda vengono raccontate da guide bravissime che ci accompagnano in un percorso labirintico ma non claustrofobico. L’interpretazione più recente delle grotte è quella di un uso abitativo, rituale, e difensivo: nel 1944, l’intero sistema venne adibito a rifugio per la popolazione contro i bombardamenti.

E’ consigliato prenotare, qui potete trovare le informazioni aggiornate su orari e costi dei biglietti.

 

5. Godersi la cucina marchigiana 

Mangiare male nelle Marche è impossibile: pesce fresco, ingredienti genuini e a km0 uniti a buon vino.. ci siamo trovati davvero bene!
Ci sono scelte per tutte le tasche e per tutti i gusti: ecco i ristoranti che consiglio.

Colazione con vista al Clandestino, Portonovo

Moreno Cedroni è lo chef a 2 stelle Michelin considerato uno degli chef italiani più innovativi. Nel suo ristorante direttamente sul mare è possibile gustare una colazione “stellata” dolce o salata per iniziare la giornata nel migliore dei modi.

 

Trattoria Conerello, Sirolo

Una certezza! Abbiamo cenato qui diverse volte, e abbiamo apprezzato soprattutto i primi tra cui le tagliatelle fatte in casa 🙂 Bisogna prenotare perché è sempre pieno, ma è imbattibile per qualità e prezzo.

 

Osteria di Cerqueto, nei pressi delle Grotte di Frasassi

Se visitate le Grotte di Frasassi dovete fermarvi qui a mangiare! E’ stata una meravigliosa scoperta, oltre ai cremini fritti che vanno assolutamente assaggiati abbiamo gustato una carbonara rivisitata con le fave e dolci fatti in casa.

 

Ristorante 30 Nodi, Numana

Per una cena romantica sulla spiaggia non c’è un posto più indicato. Buon vino, pesce fresco, bella atsmofera: super consigliato!

 

Trattoria nonna Triestina, Numana

Localino storico a Numana, con un servizio che include una super spiegazione dei piatti nel dettaglio. E’ piccolino e serve la prenotazione. Abbiamo gustato pesce freschissimo e ottimo, prezzi in linea con la qualità.

 

Ristorante la Torre a Numana

Se cercate una location d’effetto siete nel posto giusto. Da qui si può godere di una panoramica mozzafiato sulla riviera sud del Conero. Ottima cucina di pesce e buon servizio, hanno anche delle utili copertine per le serate fresche come quella in cui siamo stati noi 🙂

Da: latorrenumana.it

Questi sono i miei consigli per una settimana nelle Marche: divertitevi, rilassatevi e scoprite anche le spiagge più belle del Conero!