Quando si pensa al Sudafrica, tra le prime cose che vengono in mente, c’è sicuramente il Safari nel Kruger National Park: un’esperienza incredibile, nel cuore di uno dei parchi più famosi al mondo. Il nostro viaggio in Sudafrica è partito da Cape Town: dopo 2 giorni in questa bella città ci siamo spostati appunto verso il fulcro del tour.
Il Kruger conserva centinaia di specie diverse: oltre 500 uccelli, 330 alberi, 147 mammiferi, 114 rettili, 49 pesci e 34 anfibi.
Pensate che in Sudafrica la biodiversità è così importante che i famosi Big 5 sono riportati anche sulle banconote.

Pochi visitatori lasciano il Sudafrica senza visitare il Kruger National Park, che è frequentato anche da gente del posto con i propri veicoli, dato che si può guidare in autonomia e pernottare anche  in uno dei restcamp o lodge privati.
Dopo il Kruger abbiamo fatto anche un safari nella riserva privata del Sabi Sand, e in questo articolo vi riporto le differenze tra le due esperienze.

 

Come arrivare al Kruger

Noi abbiamo organizzato il tour di 10 giorni in Sudafrica in questo modo:

GIORNO 1:                     PARTENZA DALL’ITALIA
GIORNO 2 (sera) – 3 – 4: CAPE TOWN
GIORNO 5:                     CAPE TOWN – HOEDSPRUIT – KRUGER
GIORNO 6 – 7:                SAFARI KRUGER
GIORNO 8:                     KRUGER – SABI SAND
GIORNO 9 – 10:              SABI SAND
GIORNO 11:                   SABI SAND – JOHANNESBURG – ITALIA

Per arrivare al Kruger abbiamo preso un volo da Cape Town che in 2 ore ci ha portato a Hoedspruit. Da qui, dopo un “comodo” ritiro bagagli e qualche disavventura con l’auto, in circa 2 ore di guida si arriva a Phalaborwa, a ridosso del parco Kruger. 

La strada è circondata da entrambi i lati da riserve private legate al Kruger, e già dall’auto si possono vedere animali come facoceri, impala e zebre. Lungo la strada si vedono tantissimi termitai, riconoscibili per la loro forma a piramide di terra rossa. Sono talmente resistenti che possono ospitare i felini e addirittura gli elefanti che li usano per riposarsi. 

Attenzione: per guidare in Sudafrica è necessaria la patente internazionale. Va richiesta tempo prima alla motorizzazione, e anche se molti siti fanno desistere dal farla è fondamentale soprattutto in caso di incidenti.
Ci è capitato di essere fermati dalla Polizia per “presunti” mancati stop: se i poliziotti vedranno la patente internazionale non vi faranno multe, ma se non l’avrete sarete soggetti a rischio.

 

Regole e costi di accesso al Kruger

Phalaborwa è una piccola cittadina che gode di una posizione strategica per l’accesso al parco Kruger. Ci sono infatti diversi gate per accedere al parco, da Sud a Nord: il Kruger è grande quanto il Veneto! Considerate bene dove soggiornare e quali aree del parco volete vedere. In aprile le zone più belle si trovano qui: a Sud in questa stagione l’erba è troppo alta, e il Nord è più povero di animali. 

Nel Kruger si può viaggiare con la propria auto su strade asfaltate, con possibili deviazioni solo su strade sterrate indicate, seguendo alcune semplici regole tra cui non uscire mai dall’auto, rispettare gli animali e la distanza per il loro benessere, rispettare gli orari di accesso e di uscita, e guidare a 50km/h. 

Non lasciate mai cibo incustodito in quanto le scimmie e i babbuini sono una minaccia costante. Veicoli aperti sono consentiti solo se il conducente è in possesso di un valido permesso, e se tali veicoli hanno un baldacchino coperto in modo che le forme umane non emergano dalla forma del veicolo. 

Sono possibili tour a piedi solo in alcune aree e solo con guide certificate. Per il resto, è possibile fare soste solo nei campi attrezzati. 

  • Orari di accesso al Kruger

Tendenzialmente l’accesso al Kruger è consentito dalle 6 del mattino alle 6 di sera, in alcuni mesi apre mezz’ora prima e chiude mezz’ora dopo.
La mattina presto e la sera sono i periodi più idonei per l’osservazione degli animali.

Attenzione: calcolate bene i tempi per uscire dal parco in tempo! Se si resta dentro al Parco si rischiano multe salate e potreste rischiare grosso viste le numerose minacce naturali. 

  • Costo d’ingresso al Kruger

La Standard Conservation Fee costa R460 per adulto al giorno (circa 23€). Questo prezzo si paga anche se entrate nel pomeriggio, e quindi farete meno ore nel Kruger. Per chi ha l’accesso SADC Nationals si pagano R230 per adulto al giorno. 

Potete trovare tutte le informazioni aggiornate su regole, accessi, pernottamento e costi relativi al Kruger sul sito ufficiale.

 

2 giorni di Safari nel Kruger


GIORNO 1: SAFARI SELF-DRIVE

Il primo giorno siamo arrivati da Cape Town e siamo riusciti ad entrare nel Kruger National park alle 14. Siamo partiti in self drive, e fin dai primi km sono rimasta sconvolta dalla vegetazione rigogliosa e dalla quantità di alberi e verde che si trovano qui. Si tratta di alberi di mopani, una pianta che può svilupparsi da arbusto fino a raggiungere anche qualche metro di altezza, e ha delle foglie unite come ali di farfalla.

Mi rendo conto che vedere gli animali qui senza essere esperti del posto sarà particolarmente impegnativo. Sono abituata a Safari nella Savana, ma qui c’è davvero tanta vegetazione!
All’inizio avvistiamo prevalentemente uccelli, tra cui il Bucero e il coloratissimo Lilac

 

Poi in aree più aperte vediamo bufali, gnu, impala, zebre e in una pozza alcuni ippopotami che stanno immersi nell’acqua. Verso il tramonto vediamo anche gli elefanti con i piccoli vicino alla strada, meravigliosi.

 

Abbiamo fatto solo il primo tratto di strada che dal Gate porta a Letaba, area di sosta recintata in cui si può scendere dall’auto e dormire del parco prenotando per tempo. Senza renderci conto manca solo 1 ora alla chiusura del parco e dobbiamo tornare al Gate.


GIORNO 2: SAFARI CON GUIDA

Stamattina sveglia presto per essere al Gate prima delle 6 del mattino. Abbiamo deciso di fare un full day Kruger con la guida (il mitico Paolo della nostra Guest House Kaia Tani) per vedere meglio alcune zone e avvistare più animali. 

Abbiamo visto subito diversi Ippopotami a mollo nel fiume, si vedevano benissimo occhi, orecchie e narici. In un’altra pozza li abbiamo visti completamente fuori che dormivano, circondati da tanti uccelli che li pulivano. 


Sicuramente gli elefanti sono tra gli avvistamenti più belli: potete distinguere i maschi per la loro testa più tonda, le femmine se hanno la testa più spigolosa. Alcuni erano molto tranquilli vicino all’acqua, uno invece era da solo a bordo strada e nonostante attenzione e distanza ha iniziato ad inseguire la nostra auto. Se l’elefante lacrima, si urina sulle zampe o dondola vuol dire che è in calore e potrebbe attaccare. Quindi meglio procedere con attenzione senza avvicinarsi troppo e dando meno fastidio possibile. Questo vale anche per le madri con i cuccioli.

Vi consiglio una tappa all’Elephant Hall del Letaba Rest Camp: un museo dedicato interamente agli elefanti, che comprende interi scheletri e tante informazioni su questi pachidermi. 

Seguendo le impronte e le tante deiezioni sulla strada ci siamo imbattuti nella cacca bianca tipica delle iene, che è così perché sono le uniche che mangiano anche le ossa. Di giorno riposano, escono verso l’ora del tramonto.

Abbiamo visto tantissimi animali: scimmie, aquile, le bellissime giraffe, tante zebre, antilopi di fiume (riconoscibili dal sedere con il segno bianco tipo “asse del water”), impala (che rilascia una sostanza dai punti neri sulle zampe per farsi seguire dai piccoli, Kori bustard o Segretario, e tanti bufali (le femmine hanno le corna con una sorta di riga in mezzo), che ti guardano altezzosi ma perché usano il naso per annusare il pericolo. 

Siamo scesi eccezionalmente dall’auto, tranquillizzati dalla guida, solo per una foto sul Tropico del Capricorno che attraversa proprio il parco Kruger.
Purtroppo non abbiamo visto felini, ma tantissimi animali molto belli e interessanti. 

Nel Kruger vi suggerisco di fare 1 giorno in self drive e 1 giorno con la guida, in modo da provare entrambe le esperienze. Considerate che l’escursione con la guida costa circa 70€ a persona di media.

 

Dove dormire

Se soggiornate nei pressi del Phalaborwa Gate @ Kruger National Park vi consiglio assolutamente Kaia Tani Guest House Phalaborwa: 6 stanze spaziose gestite da una coppia di italiani che da anni si è trasferita in Sudafrica, persone di cuore e super disponibili nonché guide safari.

Il Kruger ha 12 restcamp principali, 5 campi, 2 lodge e 4 campi satellite.
Dormire nel Kruger è possibile solo in alcune aree protette: potreste informarvi sul Letaba Rest Camp, che ha casette all’interno di un recinto proprio nel cuore del Parco. I prezzi per questa esperienza lievitano notevolmente, nonostante i servizi minimi offerti.

 

Quando andare

In Sudafrica ci sono tendenzialmente due stagioni.

  • Stagione piovosa:

Il clima subtropicale ha estati calde e piovose che iniziano ad ottobre e terminano intorno a marzo. Le piogge estive trasformano l’arido parco in un lussureggiante paradiso fiorito, ma l’aumento del fogliame rende gli animali più difficili da vedere.

  • Stagione secca:

I mesi invernali da aprile a settembre sono estremamente piacevoli con giornate calde e secche e notti fredde. Tradizionalmente, i game drive migliori sono in inverno quando la vegetazione diventa rada e l’acqua è limitata ai fiumi e alle pozze d’acqua.

 

Dove mangiare

Per cena ci siamo sempre fermati al Bushveld Terrace Hotel on Kruger, a fianco del Gate. E’ un hotel e ristorante molto bello e di atmosfera, ma dal servizio amichevole e con diverse scelte per vegetariani. Piatti sani e gustosi a prezzi molto onesti, non potevamo chiedere di meglio!

 

Riserve safari private o Parco Nazionale?

Quando organizzerete un viaggio in Sudafrica vi troverete di fronte ad una infinita possibilità di scelte per quanto riguarda i Safari. Noterete subito tantissime riserve private, di diversi tipi. 

Le riserve private si trovano all’interno di confini recintati, dove quindi è più semplice vedere gli animali dato che hanno meno spazio a disposizione e i ranger restano in contatto sugli avvistamenti. Nelle riserve private non si può guidare da soli, ma serve sempre essere accompagnati da ranger.
Attenzione: alcune riserve propongono game drive di caccia (purtroppo) o attività al limite della legalità. Informatevi molto bene sulla reputazione della riserva privata prima di avere brutte sorprese.

Il Kruger National Park è appunto un parco nazionale, che fa parte del circuito SANparks. Si paga una Standard Conservation Fee d’ingresso, che consente la gestione del parco da parte dell’organizzazione governativa. Gli animali all’interno del Kruger non sono tracciati, le comunicazioni radio sono vietate per evitare che i bracconieri sentano la posizione degli animali, e quindi gli avvistamenti sono più naturali ma anche più difficili per certi versi.

Con una maggiore cooperazione ecologica attraverso i confini africani, diversi paesi confinanti con il Sudafrica hanno accettato di abbattere alcune recinzioni, come quelle tra Kruger e il Parco nazionale del Limpopo in Mozambico e Gonarezhou in Zimbabwe, che sono state demolite per creare il Greater Limpopo Transfrontier Park. Questo ha consentito maggiore possibilità di spostamento per gli animali all’interno del Kruger.

Mentre nelle riserve private si può anche scegliere strutture più lussuose, nel Kruger gli standard sono più basici. 

Avendo fatto entrambe le esperienze, posso dire che il Safari nel Kruger mi è sembrato sicuramente più naturale e genuino, ma gli avvistamenti possono essere più difficili. In una riserva privata potete vedere più da vicino alcuni dei Big 5 e animali molto rari, come i rinoceronti, sperimentando però un safari più “finto” e forse più attento al benessere degli ospiti umani rispetto agli animali. Se avete la possibilità, consiglio di fare entrambi questi tipi di Safari.

 

Safari nella riserva privata Sabi Sands Game Reserve

La riserva privata di Sabi Sand è una concessione privata situata all’interno del Kruger Park, una delle più belle riserve del Sudafrica.

Come arrivare al Sabi Sands

Ci siamo diretti alla riserva privata Sabi Sands partendo da Phalaborwa, Gate del Parco Nazionale Kruger. Arrivare al sabi Sand è un’avventura già di per sé. La strada sembrava poca, ma per fare 180 km ci abbiamo messo quasi 6 ore. Il primo tratto era molto bello, e abbiamo visto anche ippopotami e upupa.

Poi l’asfalto ha iniziato ad essere disseminato di buche e dossi, e il percorso attraversava diversi paesi brulicanti di persone e macchine che ci hanno rallentato molto. Ci ha anche fermato la polizia che voleva multarci per un presunto stop mancato (a detta loro) per fortuna li abbiamo fatti desistere: se i poliziotti vedranno la patente internazionale non vi faranno multe, ma se non l’avrete sarete soggetti a rischio.

In tutto questo, ci siamo persi a ridosso dell’ingresso (chiedete il nome esatto rispetto al vostro lodge), non abbiamo trovato i cartelli dei Gate e abbiamo passato più di 1 ora su strade sterrate piene di buche in mezzo a paesini abbandonati finché un signore ci ha scortato di nuovo alla strada principale… E noi che volevamo goderci con calma la terrazza del lodge! 

Abbiamo optato per soggiornare nell’Umkumbe Safari Lodge, che offre diverse tipologie di sistemazioni. Per risparmiare si può optare per il campo tendato, sempre molto lussuoso e protetto dai rangers, per una esperienza ancora più autentica.

 

Come si svolgono i game drive nel Sabi Sands Game Reserve

Si entra nella riserva privata con la propria auto, seguendo le strade indicate, fino al parcheggio del proprio Lodge. Da quel momento in poi, potrete muovervi solo con i ranger. 

Appena entrati con la nostra auto abbiamo avvistato 3 rinoceronti e un facocero in una pozza di fango… Incredibile!

Solitamente si svolgono 2 game drive al giorno: uno alle 6 di mattina e uno alle 16. 

Si gira nella riserva per 3 ore in mezzo al Bush alla ricerca di animali, su camionette che portano oltre 10 persone. Di fronte alla camionetta si siede un tracker, un ranger del posto che scorge le tracce e osserva tutti i segnali. Ovviamente l’aspettativa è alta soprattutto per i felini, visto che in queste riserve c’è una buona probabilità di avvistamenti e i ranger si avvicinano molto agli animali. 

Per il game drive della mattina la sveglia è a 5.30 per partire alle 6. L’alba e la nebbiolina tra gli alberi sono stupendi. Abbiamo visto 3 rinoceronti, circondati da uccelli in cerca di insetti, e tanti elefanti con i piccoli che osserviamo davvero da vicino ma sempre in sicurezza. E poi Cudù dalle lunghe corna, impala intenti a saltare in branco, tantissimi uccelli tra cui gli immancabili lilac e bucero, ma anche tante manguste e un maribu. A metà safari si fa di nuovo uno stop in mezzo al sentiero per il caffè, e si riparte. 

Per il game drive del pomeriggio si parte alle 16. Al calar del sole fa subito buio pesto, e il tracker cerca con un faro di intercettare le pupille degli animali. Vediamo degli sciacalli e impala nella notte. Ci siamo fermati a vedere le stelle e ci hanno spiegato che qui non vedendosi la stella polare si usa la croce del sud per capire la direzione. Il cielo stellato è davvero impressionante. 

 

Punti positivi di un safari in una riserva privata:

In 2 giorni di game drive abbiamo visto tantissimi animali: impala, cudù, maribu, piccole manguste, gufi, aquile, giraffe, gnu, bufali, iene, elefanti e rinoceronti. Questi ultimi davvero molto vicini, forse troppo per la mia sensazione, ma evidentemente sono molto abituati alla presenza dell’uomo. 

La notte si passa circondati dai mille suoni della foresta. Grilli, iene, versi di animali che non conosco. Prima di dormire abbiamo iniziato a sentire i versi dei leoni che comunicano tra branchi. È impressionante ascoltare i loro suoni bassi e lugubri, che anticipano quelli delle iene più acuti e lunghi. La notte l’ho passata quasi sempre sveglia, immersa in questi rumori e suoni a me così nuovi. 

 

Punti negativi:

Mi ha disturbato il fatto che la gente parlasse in continuazione, anche ad alta voce, rovinando l’atmosfera e i rumori della natura. La camionetta si ferma per uno stop caffè o aperitivo in mezzo al bush durante i game drive: mi è sembrato davvero fuori luogo e senza senso.
A cena hanno servito spezzatino di impala (per fortuna sono vegetariana) e nella sala relax campeggia una pelle di zebra: credo sia fuori luogo e anche di cattivo gusto in un posto così! 

 

2 Commenti

  1. Buongiorno,

    Io e il mio compagno, a fine agosto, visiteremo il parco Kruger per 5 giorni, dopo circa un’altra settimana in Sudafrica partendo da Cape Town, proseguendo poi per Porth Elisabeth e risalendo fino al parco.

    Vorrei capire alcune cose:

    – è possibile pagare un “biglietto” generale per poter stare 5 giorni e poi in autonomia prenotarsi i vari alloggi in modo da visitare quanto più possibile ?

    – oppure, bisogna per forza affidarsi ad un biglietto cumulativo con alloggi prestabiliti ?

    – i vari alloggi offrono poi diversi Safari a pagamento da poter prenotare direttamente in loco (oltre a fare qualche giro da soli)?

    Chiedo di chiarirmi il più possibile le idee, essendo per noi la primissima volta che faremo un Safari.

  2. Ciao Valentina,
    premetto che non sono un’agenzia di viaggi ma posso darti dei consigli in base a quello che ho fatto io.
    Cosa intendi per “biglietto generale”? Se ti riferisci al Kruger, nell’articolo spiego nei dettagli come funziona, dovresti fare un biglietto giornaliero ma trovi anche i riferimenti per contattare il parco. Gli alloggi esulano dal biglietto del parco, all’interno ce ne sono alcuni ma li devi prenotare in autonomia (oppure contattando delle agenzie). Gli alloggi proporranno sicuramente dei tour, in base a quello che scegli puoi affidarti a loro come abbiamo fatto noi. Per girare da soli serve per forza l’auto e non si può mai scendere, se non nelle aree indicate.
    Spero di averti risposto, buon viaggio!

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